Betulla dell’Etna

La caratteristica più peculiare, che la differenzia dalle altre specie del genere Betula, è un apparato conduttore adattato a sopravvivere in condizioni di caldo e freddo estremi, che consentono a questa specie di
colonizzare ambienti generalmente preclusi ad altre specie arboree.

Portamento: P scap (P caesp), 5-20 m. È una pianta arborea, che raggiunge altezze da 4 a 15 metri, ma che alle altitudini superiori ai 2000 metri può assumere un portamento arbustivo.

Descrizione: La corteccia si presenta color panna o bianco avorio e sui rami giovani sono presenti numerose ghiandole resinose peltate, carattere questo che consente di distinguerla dalla B. pendula. Le foglie sono di forma romboidale o triangolare, meno acuminate di
quelle della B. pendula, con margine crenato, di colore verde scuro nella pagina inferiore, più chiare in quella superiore. I fiori sono monoici, riuniti in amenti di colore giallo negli esemplari maschili,
verde chiaro in quelli femminili. Fiorisce in aprile-maggio. Quando
gli amenti femminili maturano, in tarda estate o autunno, divengono marroni e legnosi. I frutti sono piccoli acheni conici di colore marrone.
I semi sono forniti di piccole vele membranacee che ne favoriscono la
disseminazione ad opera del vento.

Distribuzione e habitat: È un endemismo puntiforme che ha il suo areale sui terreni lavici dei versanti orientale ed occidentale dell’Etna, dove cresce in formazioni boschive ad una altitudine compresa tra 1300 e 2100 m.

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Michele Di Franco

Michele Di Franco

Presidente dell'ASSP
del Comune di Nicosia

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