Forma Biologica: P scap – Fanerofite arboree. Piante legnose con portamento arboreo.

Descrizione: Albero sempreverde, di medie dimensioni che può raggiungere i 20 m di altezza e 1,5 m di diametro del tronco; può vivere a lungo se non sfruttata per la produzione di sughero. Il tronco quasi mai dritto, ben presto si divide in ramificazioni poco regolari a formare una chioma asimmetrica. La corteccia costituisce il carattere più distintivo di questa specie; inizialmente è liscia e grigia, in breve si ispessisce in un ritidoma rugoso, solcato da profonde scanalature, di colore chiaro all’esterno, ma rosato all’interno e spugnoso che in pochi anni può raggiungere lo spessore di 5-7 cm che persiste per tutta la vita dell’albero, appunto il “sughero”. Asportato il sughero il tronco appare rossastro ma in breve si scurisce a causa dell’ossidazione dei tannini contenuti. Le foglie sono durevoli per 2-3 anni, molto persistenti nei climi più freddi o secchi. Nella pianta giovane e nei rami bassi possono essere persino spinescenti per difesa dal morso degli erbivori. La maturazione delle ghiande avviene in ragione dell’antesi che nella specie può differenziarsi. Le ghiande sono raggruppate da 2 ad 8 con quelle superiori in genere destinate ad abortire. La ghianda è di dimensioni variabili da 2 a 3,5 cm di lunghezza con una cupola che copre circa la metà della ghianda con squame grigie e tomentose. Il legno è a porosità diffusa, ricco in tannini è durevole ma molto “nervoso” e tende a spaccarsi e ad imbarcarsi, non viene usato normalmente per lavorazioni, anche perché le continue decorticazioni alterano le caratteristiche tecnologiche del legno; è invece un ottimo combustibile e le sue ceneri contengono molto potassio. L’apparato radicale è fittonante, ma forma numerose e robuste radici laterali.

Tipo corologico: Steno-Medit. – Entità mediterranea in senso stretto (conareale limitato alle coste mediterranee: area dell’Olivo). W-Europ. – Europa occidentale dalla Scandinavia alla Penisola Iberica.

Antesi: aprile÷maggio

Distribuzione in Italia: In Italia è presente in Liguria ma diviene frequente sulle coste tirreniche di Toscana, Lazio, Calabria ionica e Puglia, è estesamente coltivata in Sicilia e in Sardegna. La quercia da sughero è una specie caratteristica della fascia mediterraneo-temperata (mesomediterranea) della sottozona media del Lauretum.
Preferisce terreni derivati da rocce silicee come quelli del Flysch Numidico. In condizioni ottimali si afferma rapidamente data la sua buona crescita iniziale e per la sua totale protezione contro gli incendi; in queste condizioni forma boschi radi che si sovrappongono al Leccio nella caratteristica macchia mediterranea su suolo acido.

Habitat: macchie e boschi sempreverdi.

Proprietà ed utilizzi: In Europa è diffusamente coltivata per la produzione di sughero, soprattutto nella penisola Iberica dove produce oltre il 75% della produzione di sughero mondiale; è anche diffusa in Francia, in Provenza, nelle Lande e lungo il golfo di Biscaglia, ma anche lungo le coste del nord-Africa. Il sughero, il cosiddetto “sughero gentile” o sughero femmina, si può ottenere dopo circa 8-10 anni dalla prima decorticazione (demaschiatura) che avviene verso i 15-20 anni di età della pianta, quando il diametro del tronco arriva a 18-20 cm; questo primo sughero viene chiamato “sugherone” o sughero maschio ed è un sughero di scarso valore perché poroso e dissimmetrico. Lo sfruttamento della sughera è stato possibile perché la specie ha una qualità molto rara, quella di sopportare la decorticazione più volte, perché il fellogeno si riforma più in profondità ogni volta che viene rimosso il ritidoma che ha la caratteristica di non desquamarsi con l’accrescimento. Vi sono vecchie sughere di 400-500 anni di età sulle quali la raccolta del sughero è stata effettuata anche 40, 50 volte. Il sughero era certamente conosciuto ed utilizzato sin dall’antichità, sappiamo ad esempio che i romani lo utilizzavano per la produzione di suole e tacchi. L’esplosione della produzione si verificò con l’avvento delle bottiglie in vetro.

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Michele Di Franco

Michele Di Franco

Presidente dell'ASSP
del Comune di Nicosia

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